Israele... una scultura di eucalipto
Siamo nel 2018... sono emozionata...si parte!
Siamo nel 2018 … sono emozionata… vado in Israele a fare una scultura!!
So già che realizzare una mia opera proprio lì, sarà un pretesto per fare un viaggio unico e indimenticabile.
Arrivo a Telaviv con la mia amica Diana, artista messicana e visitiamo due giorni la città per poi raggiungere la Galilea dove ci aspetta con il suo mezzo l’artista israeliano Amal Srhan che ho conosciuto a Livigno a luglio 2018 durante l'evento Wood'n'Art. Tra l'altro l'opera in legno di Amal si puo' ancora ammirare lungo il Sentiero d'Arte: la galleria a cielo aperto che costeggia la vallata di Livigno.
E' il momento di iniziare a lavorare in Galilea e mi trovo un grosso tronco di eucalipto che profuma e anch'esso lascia tanta segatura. Scolpisco in una piazza del centro culturale insieme ad artisti locali e anche provenienti dal Quebek, Argentina, Messico.
Non è stato solo un lavorare, uno scolpire, ma ho preso del tempo per disegnare, scrivere e raccontare l'esperienza che stavo vivendo.
… MI PORTO A CASA...
Mi porto a casa un po' di segatura e un pezzo di eucalipto, la sua durezza, il suo profumo, il suo colore e la mia motosega.
Mi porto nel cuore la gentilezza e la super ospitalità di Amal, le ottime cene a casa sua in Galilea, di sua sorella in un uliveto, nella super villa dell'artista Nabil; il buon cibo preparato da Hasar: il SCISCBARAC, le FALEFEL, l' HUMUS, FRICCHI e ...
Stupita di come la gente parla tre lingue e si presenta dicendo se è ebreo, mussulmano, arabo, druso; bello vedere scrivere da destra a sinistra quei segni così tanto artistici.
"Non date più da mangiare agli artisti" slogan che avrebbe voluto scrivere con ironia l'artista Claire (canadese) sul posto di lavoro. Tanti i visitatori che offrivano agli artisti bibite, dolci, dolcetti, dolciiiii... e come rifiutare?
Mi porto nel cuore i colori del sole che sorge sul lago di Tiberiade, il fuoco acceso in cima alla montagna, le due teiere in mezzo alla brace, il MANACHISC avanzato la sera prima e riscaldato sui sassi.
Mi porto a casa il ricordo del mega appartamento condiviso con Dudu (Israele), Francisco (Argentina), Diana (Messico), Claire (Canada), Ivan (Edolo). Altro che Grande fratello!
Mi porto nel cuore il regalo di Sanad, 7 anni, delle sue sorelle, della mamma che mi ha fatto infornare nel loro originale forno a legna le MANACHISC. Emozionante!
Mi porto a casa immagini di Gerusalemme, la roccaforte Masada, il Mar Morto dove si può stare veramente a galla e leggerti un giornale.
Non so l'arabo, né l'ebreo, spagnolo e poco l'inglese, ma le mani e il viso comunicano alla grande!
Ma soprattutto mi porto a casa VOI: Claire e Diana ottime compagne di lavoro e viaggio.
Consapevole della fortuna di conoscere culture, luoghi, persone attraverso la mia passione, torno a casa ringraziando in primis mio marito, e con il desiderio di trasmettere ai miei figli quel provare a ... " guardare oltre ".
MARCHHABA a tutti

